3.500. Riga più, riga meno.
Avete presente quei file di excel enormi, che sembrano non finire mai e in cui le caselle magicamente spariscono o ricompaiono giusto in tempo per farvi impazzire?
Bene, da numerosi mesi le mie giornate sono scandite dalle regole del “foglione”, come ho amichevolmente ribattezzato il mio inseparabile compagno virtuale di lavoro. Lui mi dice cosa fare, entro quando farlo e soprattutto mi chiede costanti cure, aggiustamenti, aggiornamenti. Lui, il foglione, è diventato il mio incubo, mi causa mal di pancia e male agli occhi. Inizio e concludo le mie giornate insieme a lui, ormai lo riconoscono sullo schermo anche lo chef e minichef, temo di iniziare a parlargli attendendo speranzosa una sua risposta…
Sarà che sono da sempre più donna di parole che di schemi, sarà che la primavera ispira penniche e riposo invece che levatacce e poco sonno, ma ammetto che negli ultimi giorni sono un po’ in preda allo sconforto.
Mi fermo, respiro profondamente e cerco qui, luogo sempre virtuale ma per me molto più familiare, una parentesi di confortante sicurezza.
Sì, perché in quei momenti ci vuole una coccola, una carezza che arrivi, ancor prima che alla pancia, al naso e al cuore. Immaginate il profumo della vaniglia che, nel latte messo sul fuoco, si espande lentamente per la casa. Poi, poco alla volta, arrivano i sentori del latte e del riso e ad ogni inspiro è un piccolo regalo di tranquillità. Poteri del riso al latte, un dolce che mi ha sempre fatto pensare ai bimbi pur non avendolo mai mangiato in infanzia. Anzi, senza averlo mai mangiato in vita mia.
Però è la ricetta perfetta per regalarsi un momento di pura dolcezza e serenità; e non poteva essere una scelta migliore per chiudere il menù tutto a base di riso pensato in collaborazione con Curtiriso. Per un dolce che cuoce lentamente nel latte il riso giusto è l’Originario, caratterizzato da una grana tonda e da un aspetto perlaceo che è adatto per minestre, minestroni ma anche torte di riso, crocchette e… arancini (medito di sperimentarlo prossimamente in questa veste sicula ;-).
Voi intanto provate il riso al latte, cui ho voluto dare una piccola nota acida con un coulis di fragole che, gentilmente, si amalgama al riso. E che ha incuriosito così tanto minichef da spingerlo ad avventarsi sul set al primo attimo di distrazione materna!
Riso al latte con coulis di fragole
Ingredienti per 6 persone
Quando sarà pronto, dividete il riso in barattoli individuali e fate raffreddare.
Lavate le fragole, privatele del picciolo e tagliatele grossolanamente. Raccoglietele in una casseruola, aggiungete lo zucchero, un goccio d'acqua e una spruzzata di succo di limone. Fate cuocere a fuoco medio per 5 minuti, le fragole dovranno ammorbidirsi e disfarsi. Frullate il tutto e fate raffreddare.
Servite il riso al latte completando ogni bicchierino con un'abbondante cucchiaiata di coulis.
- 250 gr riso Originario
- 750-800 ml di latte intero
- 2 cucchiai scarsi di zucchero semolato
- 1/2 cucchiaino di vaniglia
- un pizzico di sale
- 10 fragole grandi e mature
- 1 cucchiaio di zucchero semolato
- qb succo di limone
Quando sarà pronto, dividete il riso in barattoli individuali e fate raffreddare.
Lavate le fragole, privatele del picciolo e tagliatele grossolanamente. Raccoglietele in una casseruola, aggiungete lo zucchero, un goccio d'acqua e una spruzzata di succo di limone. Fate cuocere a fuoco medio per 5 minuti, le fragole dovranno ammorbidirsi e disfarsi. Frullate il tutto e fate raffreddare.
Servite il riso al latte completando ogni bicchierino con un'abbondante cucchiaiata di coulis.
Mmm... che bontà! E ci credo che minichef si è fiondato su questa prelibatezza!
RispondiEliminaEvviva il riso al latte! Grazie Claudia... ;-)
RispondiEliminabuonissimo come colazione niente male--- ma il riso va lavato prima?
RispondiEliminaMuch appreciate you writing this
RispondiElimina