giovedì 4 settembre 2014

Cose di Sicilia (le vacanze, un articolo e un piatto di linguine)

Lo ammetto, all’idea che siamo già nel bel mezzo della ripresa autunnale devo ancora abituarmi. Ogni mattina da ormai quattro giorni il calendario mi avvisa che Settembre è iniziato, portandosi dietro gli elenchi di cose da fare, attività da iniziare, progetti e buoni propositi.

Ecco, questo è quanto formalmente ci si aspetta da ognuno di noi.
Io però sto facendo molta più fatica del solito a riprendere il ritmo, come se dovessi smaltire un jetlag o più semplicemente come se mi aspettassi da un momento all’altro di vedere le lancette dell’orologio tornare indietro e fermarsi al primo di agosto, per ritrovarmi nelle tre settimane di vacanza di un’estate strana ma senz’altro da ricordare. 

Abbiamo attraversato in auto lo stivale intero per raggiungere la Sicilia, una scelta dettata dalla necessità di essere autonomi che ci ha fatto apprezzare ancor di più il raggiungimento della meta. Smaltita la fatica del viaggio, sono stati giorni di semplicità e riscoperta, cadenzati da quell’indulgenza che a mio avviso dovrebbe caratterizzare le vere vacanze.

Sveglia presto - siamo pur sempre una famiglia con bimbo al seguito - ma solo per concedersi giornate al mare senza stress, senza code, senza la necessità di dover programmare tutto fino ai minimi dettagli. Così facendo ho riscoperto la mia città in estate, una Palermo meno “chiusa per ferie” di quanto ricordassi, più disponibile a lasciarsi vivere anche in pieno agosto. Il mare di Mondello limpido e caldo, le passeggiate della domenica pomeriggio in centro profumate di doposole, le luci del porto.

Indulgenza, dicevo. Perché appena sbarcati dalla Caronte la prima regola che abbiamo abolito è stata “il fritto solo una volta la settimana”, per concederci tutti gli sfizi accumulabili in venti giorni di Sicilia. Guardando le foto che ho pubblicato su Instagram mi sono resa conto di aver fatto proprio la turista, per lo meno dal punto di vista delle mie papille gustative. 
Panelle, crocché, sfincione, arancine, pasta al forno, brioche con gelato, pescespada, gamberi. Ho inanellato una sequenza di assaggi della tradizione, nessun estro concesso (o forse sì, ma a ben vedere il gelato ”candiero”, di cui vi parlerò a breve in un nuovo post, tanto azzardato non è nemmeno lui…).
Sì, mi spiace non aver provato nuovi posti ed essere pigramente rimasta a Palermo ma forse ne avevo – ne avevamo – proprio bisogno. Avevo necessità di un codice già noto, di sicurezze e sapori familiari, potrei azzardare un “avevo bisogno di comfort food” che se per alcuni ha il profumo del cioccolato, per me ha senz’altro l’aroma caldo e leggermente acidulo del sugo di pomodoro appena fatto la mattina. 

Avevo bisogno dei miei amici di sempre, di ritrovarli e ritrovarci uguali a com’eravamo dieci anni fa anche se con qualche figlio/chilo/capello bianco in più, delle serate organizzate alle sette di sera perché si possono vedere le persone anche senza chiedere un appuntamento con svariate settimane di anticipo. Avevo bisogno di mamma e anche dei mega pranzi in famiglia, perché sono quei momenti che segnano il passaggio del tempo e perché è stato prezioso ritrovarci attorno a un tavolo in questa prima estate senza la nostra matriarca.

Il ritorno a Milano è inevitabilmente pieno di strascichi, ma ci sto lavorando su. 
Quando ho iniziato a scrivere questo post ero malinconia e uggiosa come il cielo milanese di oggi, ma ripercorrere le vacanze scrivendo mi ha fatto sentire serena, felice, mi ha riscaldata. Perché in fondo, ma mi ci volevano la distanza e anni di lunghe elaborazioni per comprenderlo, la Sicilia mi fa bene.

Riparto quindi condividendo con voi un pezzettino di questa gioia, anzi due.

Il primo è la ricetta della pasta con le zucchine fritte, così come la prepara mia mamma e come l’ha sempre fatta mia nonna che qualche anno fa ne scrisse la ricetta a mio marito, quasi a voler sancire con un atto scritto l’ingresso ufficiale in famiglia del nipote acquisito.

Il secondo è il racconto di un viaggio in moto in Sicilia che va dai mercati di Palermo al porto di Trapani, per scendere giù fino a Menfi in un percorso alla scoperta di bontà, tradizioni e antiche leggende. L’ho scritto io ma per leggerlo dovrete andare in edicola, lo trovate infatti sul numero di Settembre di Jamie Magazine, la versione italiana della rivista dello chef Jamie Oliver con cui collaboro da Aprile, quando è arrivata in Italia. Spero possiate apprezzarlo così com’è piaciuto a me scriverlo.

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Linguine con zucchine e menta
Ingredienti per 4 persone

  • 320 gr linguine 
  • 4 zucchine chiare piccole 
  • 1/2 mazzetto di menta fresca 
  • qb ricotta salata 
  • olio extravergine d'oliva 
  • sale, pepe 
Lavate bene la menta e tritate le foglie, tenendone alcune da parte. In una ciotola capiente versate un paio di cucchiai di olio e unite la menta tritata.

Lavate e mondate le zucchine, tagliatele a rondelle sottili e friggetele in padella, poche per volta, in olio ben caldo. Trasferitele su un piatto, salatele e fatele raffreddare, poi aggiungetele all'olio insaporito con la menta.

Cuocete le linguine in abbondante acqua salata, scolatele e trasferitele nella ciotola con le zucchine, mescolate bene aggiungendo, solo se necessario, un filo d'olio. Servite completando con una spolverata di ricotta salata grattugiata e qualche fogliolina di menta.

4 commenti:

  1. Purtroppo, e sottolineo purtroppo, non sono mai stato in Sicilia e ne sento parlare sempre come di una terra magica. E mi dispiace ancora di più che questa estate sia stata senza una vera vacanza e sia rimasto a casa tutto il tempo. Ma in parte son d'accordo con te, anche io avevo bisogno dei miei ritmi da riprendere dopo un'esperienza lontana e davvero impegnativa.

    Marco di Una cucina per Chiama

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    1. Ciao Marco, da siciliana non posso che confermare quando hai sentito: la Sicilia è davvero una terra magica.
      Per il resto, anche se è vero che d'estate sentiamo tutti bisogno di vacanze, posso dirti che non è sempre un male rimanere a casa. Ho trascorso diverse estati in città ed è un periodo in cui cambiare ritmi e scoprire aspetti differenti del luogo in cui si vive tutto l'anno. Sei d'accordo?
      Buona giornata
      Claudia

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  2. Post come questi, io, letteralmente, li adoro. Complimenti per tutto...Passare di qua è sempre garanzia di trascorrere una pausa caffé come si deve. Ciao cara, spero di vederti presto...
    simo

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    1. ciao Simona e grazie come sempre per le te parole!
      spero anch'io di rivederti presto per sentire dal vivo i racconti delle vostre vacanze dall'altra parte del mondo!

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