In tutti questi casi la sottoscritta torna a casa sperando che le quattro pareti domestiche facciano il miracolo: serenità immediata e magari anche una dose di ottimismo e felicità per controbilanciare la negatività assorbita fuori. Inevitabilmente la ricerca di questo equilibrio passa dalla cucina, dove mi rifugio in cerca di coccole (altrimenti chiamate il mio cuisinier + la pasta). Saranno gli italici geni, sarà che la pasta è poliedrica e sempre buona - pronta a improvvisazioni e ad abbinarsi a tutti gli ingredienti della dispensa - sarà che mentre l'acqua bolle e si decide con cosa condirla posso fare una telefonata e sentire la voce di un'amica, uno di quei rituali capaci di tirarmi su anche a migliaia di chilometri di distanza...
Di solito funziona così:
- lei: (con tono simil-dittatoriale) «Stasera però cucino io! (pausa di riflessione...) Senti, cosa abbiamo in frigo?»
- lui: «C'è ancora dell'insalata, se vuoi puoi fare delle zucchine lessate e mi sembra rimangano dei pomodori»
- lei: «Ti sembra che io sia in vena di zucchine lessate...grrrr! Faccio la pasta, va!»
Dopo 10 minuti...
- lei: «Ma secondo te ci stanno le mandorle tagliate sottili?
E il pepe lo metto bianco o nero?
Non è che verresti ad assaggiare la pasta così mi dici se di sale va bene?
Com'è possibile che per te ne manchi sempre?!»
- lui: «La prossima volta però lascio fare davvero tutto a te!»
In un modo o nell'altro le paste che vengono fuori da queste collaborazioni a quattro mani, improvvisate curiosando in dispensa e in frigorifero, sono sempre le più buone. Probabilmente perché il solo fatto di concentrarsi sulla preparazione di un semplice piatto di pasta allontana le tensioni e lascia fuori dalla porta di casa tutti i problemi.
Potrà sembrare eccessivo, ma a volte mi ritrovo a pensare che la soluzione di tutti i mali possa essere un bel piatto di pasta fumante!
Qualche giorno fa ho letto di una raccolta organizzata da una foodblogger molto brava che chiede di darle la nostra "Ricetta per la felicità" e non ho avuto dubbi: la pasta!
Le penne rigate sono in assoluto il mio formato preferito, in questa versione con un pesto semplice di rucola e i pomodori le ho fatte molto spesso, proprio in occasione di cene "rimedia umore e porta felicità" :)
Quindi con le mie "penne rigate al pesto leggero di rucola e pomodori" ho deciso di partecipare alla raccolta "Ricette per la felicità" di Juls' Kitchen in collaborazione con Macchine Alimentari.
Ingredienti per due persone
Per il pesto
- 50 gr ca rucola mondata e lavata
- qualche foglia di basilico
- 6 mandorle
- 3 cucchiai da tavola olio extra vergine d'oliva
- sale, pepe bianco
- 200 gr penne rigate (la cena deve soddisfare pancia e umore)
- 500 gr pomodori ramati
- 1 spicchio d'aglio
- 1 cucchiaio da tavola olio extravergine d'oliva
- scaglie parmigiano reggiano
- qualche mandorla tagliata a lamelle sottili (opzionale)
- qualche foglia di basilico
- sale, pepe bianco
Far lessare in abbondante acqua salata le penne rigate. Nel frattempo preparare il pesto tritando finemente nel mixer la rucola, il basilico, le mandorle e condendo con l'olio, il sale e il pepe. Aggiungere poi qualche cucchiaio di acqua di cottura della pasta affinché il pesto abbia una bella consistenza cremosa.
In una padella larga far riscaldare un cucchiaio d'olio, soffriggervi per pochissimi minuti lo spicchio d'aglio tagliato in due e privato del germe e i pomodori tagliati in quarti, salare e pepare. (NB: i pomodori non devono cuocere ma solo appassire leggermente).
Scolare le penne al dente e mantecarle in padella con i pomodori e il pesto. Completare il piatto con le scaglie di parmigiano, qualche lamella di mandorla e il basilico spezzettato a mano.
Bonjour surfer entre les blogs et je suis dans ton. Je vais laisser un message et je vous souhaite une bonne journée.
RispondiEliminaJeu.
http://remenberphoto.blogspot.com
Ho scoperto oggi il tuo blog e devo dire che ti invidio tantissimo perchè abiti nella mia città del cuore... Adoro Parigi (come tutto il resto della Francia) e cerco di venirci almeno 1 o 2 volte l'anno per ricaricarmi e portare in Italia un po' di quello spirito indescrivibile che solo lì riesco a trovare. Come ti trovi a viverci non da semplice turista? Complimenti per le tue ricette, ti seguirò spesso, anche alla ricerca di nuovi posti da frequentare e che spero consiglierai. A presto allora!
RispondiEliminaComplimenti alla Femme du Chef per questa pagina che mi fa pensare alla Madeleine di Proust (alla ricerca del tempo perduto),La mia madeleine è “Le pot au feu” preparato da mio padre la domenica, perché il sapore, l'atmosfera della cucina dove si è cresciuto, i profumi dei piatti dell'infanzia e dell'adolescenza non ci abbandonano mai per tutta la vita. Un bacio, Naïma
RispondiEliminaTi ho visto da Chiaracavolettamerenda e mi è piaciuto il tuo nick.
RispondiEliminaPoi mi è piaciuto il tuo blog
Poi mi sono piaciuti i tuoi post..
... insomma, ti seguirò. :-)
Bellissime foto.
splendida ricetta! e ti dò mille ragioni, mai come la pasta appaga stomaco, spirito e cuore! ciao Ely
RispondiEliminaIngredienti semplici e buoni per una ricetta deliziosa... Ho fame!!!!
RispondiEliminaMi piace il tuo blog :-)D
Ciao,
Ale
P.S. sono curiosa... Come si vive da "femme du chef?!?
Grazie a tutti per le vostre parole, sono contenta che la mia pasta per la felicità e il blog vi siano piaciuti!
RispondiEliminaHo appena scoperto il tuo bel blog, complimenti!
RispondiEliminaQuesto piatto di pasta deve essere buonissimo!
Federica
Mi piace molto la conversazione e quello che poi porta alla fine, un piatto di pasta semplice ma ricarica umore e annulla malinconia!
RispondiEliminaGrazie
E' vero,soprattutto per noi meridionali, il mangiare bene serve a sollevarci l'umore, un po' meno preparare e pulire ciò che si sporca. Cucinare per me è sempre stato un modo per manifestare l'amore per i miei familiari: lo dico con molta convinzione perchè io odiavo cucinare, ma tutto è cambiato con l'arrivo del marito e.....dei figli.
RispondiEliminaovviamente sono d'accordo, avendo le stesse origini......posso consigliare un vino da abbinare? o è pubblicità? per ora dico solo il tipo: frappato rosato, IGT Sicilia, leggermente pètillant, 2008 (le vigne vivono sulla sabbia rossa della zona di vittoria e il vino ne sprigiona tutti gli aromi)
RispondiEliminaCiao cara, anch'io quando voglio distrarre la mente dai pensieri mi fiondo in cucina! E questo accade sopratutto di primo mattino, ma è capitato anche a notte fonda. Ho il sonno irrequieto e quando mi sveglio è difficile che riprenda sonno così vado in cucina e inzia l'inventiva. Spazio dal dolce al salato ma dev'essere qualcosa che rimanga lì, mica posso mangiare alle 5 del mattino!!! Al massimo posso preparare qualche torta o simili per la colazione...
RispondiEliminaBeh, questa pasta mi sembra ottima, il pesto alla rucola piace molto anche a me, io metto gli anacardi anzichè le mandorle (ingrediente che non manca mai nella mia dispensa).
Come pasta...c'è una bella lotta tra penne rigate e fusilli, anche quelli mi fanno impazzire!!
Baci
P.S. è poi arrivata la telefonata? ;-)
Davvero buona, complimenti!
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