giovedì 17 giugno 2010

Un giorno di vacanza

Le città in cui viviamo sono belle. Tutte, ognuna con la sua particolarità e con un luogo magico. Siamo noi che spesso non ce ne accorgiamo.

Sto trascorrendo alcuni giorni in Italia e, come noto ogni volta che torno, anche stavolta mi ritrovo a gustare piccoli momenti della vita cittadina e a stupirmi e gioire per qualcosa che magari quando vivevo qui non vedevo nemmeno perché non ne avevo il tempo.

Forse ci vorrebbe per tutti un giorno di vacanza. Ma non un giorno pieno zeppo d’impegni improrogabili, di inevitabili file in Comune e alla posta, o un giorno riempito di appuntamenti che nemmeno Obama riuscirebbe a gestire.

Un giorno di agenda vuota, in cui basta avere un paio di scarpe comode e se c'è anche una macchina fotografica meglio, in modo da catturare istanti e dettagli che altrimenti ci sfuggirebbero.

Ciò che mi ha fatto molto piacere in una normale passeggiata milanese è stato vedere tanti volti sorridenti, parlare con il barista che mi ha preparato un ottimo cappuccino, ridere per le battute del formaggiaio (ovviamente anche in trasferta mantengo certe abitudini di acquisto parigine). E poi riscoprire luoghi visti mille volte, entrare in Duomo e lasciare che il mio sguardo venisse catturato dai marmi del pavimento, stupirmi per i rossi intensi delle architetture cittadine. Non penso sia un attacco improvviso di romanticismo provocato dalla lontananza, probabilmente prima i miei occhi erano 'assuefatti'.

E poi, alla faccia del Carrefour, ho fatto dei meravigliosi aperitivi in puro stile milanese... forse allora le mie speranze non sono perse del tutto!

PS: oltre a passeggiare ho anche visto (e mangiato) molto altro, a breve su questi schermi ;-)

4 commenti:

  1. forse cara Femme, sei semplicemnte felice, serena e realizzata e vedi Milano con gli occhi da turista, riesci a cogliere ciò che di bello questa metropoli può offrire. Da quando sono venuta ad abitare a Como, tornare a Milano ha assunto un aspetto più gioviale, meno frenetico e più rilassato...e ha acquistato punti!

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  2. Citando e "traducendo" un proverbio:

    Si può portare via un uomo da Milano,
    ma non si potrà mai portare via Milano da un uomo.

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  3. Cara femme, sei una milanese DOC! Ma il mare ti manca? Anche io apprezzo molto Milano e quindi capisco il piacere di ritornarvi, di sentire parlare in milanese, ma le tue origini dove sono finite? come "non si potrà mai portare via Milano da un uomo" così rimane sempre dentro di noi il bisogno di guardare il mare e di sentire il nostro dialetto per quanto strascinato esso sia. Sono quasi commossa

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  4. Che nostalgia!!!non si può mai spiegare gli effetti dell'allontamento, a volte possono essere negativi ma spesso positivi, il fatto di ritrovare la città in cui si è cresciuto non è mai neutro. Ma che piacere e che emozione leggere questa pagina. Bentornata a Parigi Femme du Chef. Baci.

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