Uno

Sei arrivato con la calma che ti contraddistingue ma non in ritardo, come se sapessi già che di domenica non è carino far aspettare le persone per il pranzo e all’una è il momento di presentarsi ai padroni di casa.

Il pugnetto chiuso e forte, per un istante mi hai osservato pieno di dubbi che si sono sciolti – almeno credo – quando ti ho parlato per la prima volta e hai riconosciuto quella voce che a lungo ti aveva raccontato quanto accadeva intorno a te, in quel buio di tutto e di niente che ti ha avvolto per nove mesi.


Poi ci sono state le passeggiate sotto il sole tiepido della primavera, la scoperta di un mondo fatto di strane cose (pannolini, body, ruttini…) che per entrambi erano assolute novità, le notti con la lucina blu a illuminare il nostro piccolo mondo. Non riesco e non voglio sintetizzare gli ultimi 365 giorni in poche righe. Preferisco tenere stretti stretti per noi tre i ricordi più cari di questo primo anno insieme. Un anno felice e di questa felicità immensa voglio che rimanga un segno qui.

Stiamo imparando a conoscerci, a capirci, a misurarci, a cambiare insieme per adattarci giorno dopo giorno alle novità. È faticoso e certi giorni sembra tutto difficile ma è veramente bello.

Grazie uno (e grazie al due che sta percorrendo questa strada insieme a me).