lunedì 4 giugno 2012

Alti e bassi


La settimana è iniziata poco dopo le sei con uno schiocco fragoroso, un fulmine che è entrato prepotente nel nostro sonno portandoci di botto (è proprio il caso di dirlo) nel lunedì. Un soprassalto, durato giusto il tempo di renderci conto che era tutto ok e che nostro figlio stava dormendo sereno, ma poi non siamo riusciti a riprendere sonno. Sarà la suggestione che provocano le immagini dell’Emilia, sarà che il divano ha ballato varie volte anche sotto il nostro sedere, sarà che sono giorni strani.

Giorni di alti e bassi.

Il caldo mi butta giù, appesantendo il corpo e rendendo più lento e scivoloso il quotidiano. Ma basta una nuvola o il vento che arriva all’improvviso e tutto si ribalta, i pomeriggi diventano perfetti per la nuova attività familiare preferita: l’esplorazione. Tutto è nuovo se lo si guarda per la prima volta a due piedi da 86 cm…davvero una prospettiva inedita!

Nel giro di quindici giorni minichef è passato da un incedere incerto, rallentato più dallo stupore che dall’imbranataggine, alla quasi-corsa spavalda del genere “però sono proprio forte”.

Risvolti negativi: la soglia d’attenzione deve rimanere costantemente altissima, il piccoletto è capace di trovarsi “in tutti i luoghi e in tutti i laghi” nel giro di un secondo. Inizio a pensare che i gradi di separazione tra lui e Jack Jack degli Incredibili siano molti meno di sei.

copyright Disney Pixar
Risvolti positivi: quando la prova costume si avvicina qualsiasi – e dico QUALSIASI – attività può essere classificata come “sport che mi mantiene in forma”. Sì, anche la corsetta scivolo-altalena-tubo di legno che ti ha lasciato senza fiato (le danze scatenate mamma e figlio sul “Best of Ricky Martin” danno un bonus che legalizza, ad esempio, una cena polenta e taleggio).

Alti e bassi a tavola.

Voglia di fresco, di un’insalata greca e dei colori della frutta estiva.

Forno acceso, sempre e comunque.

Per la pizza che adesso è un rituale più divertente perché si addenta in tre, ridendo con gli occhi.

Per le cene con le amiche. Quelle dei tempi dell’università, che iniziano con seri resoconti professionali e si sciolgono sul finire della serata parlando di manicure e cerette, o quelle più recenti conosciute virtualmente.

Le tartellette agli asparagi le ho preparate per tutte le amiche, l’ultima volta venerdì scorso per la #ggdmilano21. La ricetta che vi lascio la troverete presto in un e-book insieme a tutte quelle delle prelibatezze preparate da foodblogger e geek per la nostra cena!


Grazie mille ad Alessandra per la foto (io ero troppo presa da cibo e chiacchiere per fotografare!)

Tartellette agli asparagi
Ingredienti per 6 tartellette

Per la base
  • 160 gr farina 00 
  • 115 gr burro 
  • 60 ml acqua ghiacciata 
  • 4 gr sale 
  • 1 pizzico di zucchero 
Per la farcia
  • 1 mazzo asparagi verdi (circa 25) 
  • 150 gr ricotta vaccina 
  • 1 uovo 
  • 1 cucchiaio olio extravergine d'oliva 
  • sale, pepe qb 
Mescolare in una ciotola la farina, il sale e lo zucchero poi unire il burro freddo tagliato a tocchetti e impastare, si formeranno dei piccoli gnocchetti. Aggiungere l'acqua e continuare a lavorare la pasta fino a che non diventerà compatta. Trasferire l'impasto su un piano di lavoro infarinato e lavorarlo con il palmo della mano affinché, poco alla volta, gli ingredienti si amalgamino bene e l'impasto diventi uniforme e liscio. Formare una palla e lasciarla riposare in frigorifero avvolta nella pellicola per alimenti almeno due ore.

Nel frattempo lavare gli asparagi e privarli della parte dura del gambo. Lessarli in acqua bollente leggermente salata per 5 minuti. Una volta cotti tagliarli a rondelle, tenendo da parte le punte per decorare. Preparare la farcia delle tartellette mescolando la ricotta, l'uovo sbattuto e gli asparagi a rondelle; unire l'olio evo e regolare di sale e pepe.

Stendere la pasta brisée ad un'altezza di 3 mm circa, ricavarne 6 dischi dal diametro di 12 cm e rivestire 6 stampi da tartellette precedentemente imburrati e infarinati. Bucherellare con la forchetta la pasta e cuocere in bianco* in forno a 200°C. per 9 minuti, poi levare i pesi (o i legumi) e far cuocere per altri 3 minuti. Sfornare e lasciar riposare a temperatura ambiente.

Assemblare le tartellettes riempendo il guscio di pasta brisée con la farcia, decorare con le punte di asparagi. Cuocere per 30 minuti ca in forno preriscaldato a 180°C.

2 commenti:

  1. Che belle scarpette.....me lo immagino!!!!
    Spero stiate tutti bene! Vi abbraccio forte! Sara

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  2. Un altro ottimo esempio di come pochi e semplici ingredienti possono regalare esperienze gustative davvero interessanti! Grazie!

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