Indizi d’estate

Righe, bianche e blu o rosse e gialle. Larghe e paffute o sottili ed eleganti.

Dici marinière e per me è già estate. In questi giorni di caldo torrido - che tutto sommato è normale perché siamo alla fine di giugno eppure ci coglie sempre di sorpresa - pensavo a cosa, per me, segna l’arrivo ufficiale dell’estate.

Il pensiero è andato ai parchi di Parigi che si riempiono di gente, alle macchie colorate dei picnic improvvisati e alle vetrine di Petit Bateau da cui fanno capolino microscopiche tutine o magliette per le mamme, immancabilmente a righe. E allora sì, datemi una marinière e mi sentirò in riva al mare.

Tanta frutta nuova che rende colorata la tavola e s’intona allo smalto, anche questa è estate.

Se ho mani e piedi accesi da colori (anche improbabili) mi sento subito più in forma; adesso – per esempio – sto lottando contro l’afa milanese con un color albicocca alle mani (questo) e un rosso aranciato ai piedi. Perché mani e piedi coordinati non vanno più…vero?!?

Arrivano i primi frutti nell’orto della suocera e, puntualmente come ogni anno, sono dei lamponi che stavolta abbiamo deciso di onorare sul campo. In pratica li abbiamo raccolti e mangiati in meno di cinque minuti, giusto il tempo di immortalarli e poi per minichef è stata una festa di “ooohhhh, eeehhh” perché lui ancora non lo sapeva che certe cose si possono mangiare così in giardino (in realtà lui ci prova con tutto, ma i noiosi adulti gli impediscono di ingurgitare la qualunque).

I biglietti per un viaggio poggiati sul comodino. Essere in vacanza almeno con il pensiero, poco importa quante settimane dovranno passare prima di partire. Quei fogli di carta mi portano subito in un altrove fatto di amiche, Francia, natura e scoperte che non vedo l’ora arrivino.

Pensieri leggeri, ecco cosa è per me l’estate (almeno ci proviamo). Così leggeri che capita di dimenticare la macchina fotografica e, in fin dei conti, non è niente di tragico. Si può benissimo improvvisare con il telefonino e sperare che i primi pomodori saporiti della stagione non se la prendano e si mettano in posa lo stesso…magari sorridendo!

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Oggi vi propongo una crostata rustica che, se avete voglia di accendere il forno giusto il tempo di cuocerla, è perfetta per una cena estiva o per un pranzo fuori porta dato che si può preparare in anticipo e anche tiepida è buona. Per la base ho seguito le indicazioni di Laurel Evans per la pasta integrale all'olio d'oliva: ho modificato le farine, dato che non avevo quella integrale, e lavorato tutto a mano invece che con il robot. Il risultato è una base profumata al rosmarino che, perfetto per arrosti e piatti tipicamente invernali, trovo essere adatto anche per caratterizzare le tavolate estive in abbinamento a colori e sapori tipici della bella stagione. Una crostata improvvisata per una giornata rilassata, che ne pensate?

Crostata rustica ai pomodorini

Ingredienti

Per la base:

• 220 g di farina 00
• ½ cucchiaino di sale
• 1 cucchiaino di rosmarino tritato
• 60 ml di olio d’oliva
• 120 ml d’acqua fredda 

Per la farcitura:

• una dozzina di pomodorini 
• 1 tomino stagionato 
• 1 uovo 
• latte intero qb 
• sale 

Unire la farina, il sale e il rosmarino in una ciotola, versare lentamente l’olio e iniziare a impastare con la punta delle dita. Aggiungere l’acqua e continuare a lavorare la pasta delicatamente finché si formerà una palla. Trasferire la palla su una superficie spolverizzata con poca farina e stenderla usando un matterello spolverizzato con altra farina. Stendere fino ad ottenere un disco grande a sufficienza per foderare una teglia con i bordi bassi da 26 cm di diametro. Eliminare gli eccessi di pasta dallo stampo e far riposare in frigorifero per almeno mezz’ora.

Lavare i pomodorini e tagliarli a metà, sbattere l'uovo con un pizzico di sale e un po' di latte. Farcire la base disponendo i pomodorini rivolti all'ingiù e il formaggio sbriciolato grossolanamente, coprire con l'uovo battuto e infornare a 200°C in forno statico per quaranta minuti circa.