La nonna dello chef non era una gran cuoca.
Intendiamoci, era una perfetta donna del suo tempo: moglie e mamma impeccabile, le redini di casa in mano e quel sapere fatto al tempo stesso di uno spiccato senso pratico e di una leggerezza che oggi si fa fatica a ritrovare.
Ha cresciuto due figli, viziato svariati nipoti ma no, la cucina non era proprio il suo forte. Complice un marito piuttosto monotono nella dieta (si racconta che a un certo punto della sua vita decise di cenare ogni santo giorno con prosciutto cotto e una tazza di latte e nessuno riuscì mai a farlo desistere dai suoi intenti), la nonna si destreggiava tra i fornelli con il poco amore che noia e routine avevano portato nella sua vita culinaria.
Eppure una volta l’anno anche lei indossava felice il grembiule, pur non levando le perle da perfetta sciura, e sfornava manicaretti le cui ricette sono state tramandate alle nuore e, oggi, ai nipoti. Non saprei se era la magia del Natale a infonderle sicurezza e desiderio di prendersi cura della sua famiglia anche attraverso la tavola, so per certo che ogni venticinque Dicembre il vitello tonnato, il paté di tonno e la mousse di prosciutto venivano servite ai commensali pronti a chiudere un occhio di fronte alla ripetitività delle ricette perché felici di vederla aggirarsi sicura tra la cucina e la sala da pranzo.
Non ho conosciuto la nonna dello chef ma qualche anno fa ho ricevuto in dono da mia suocera le ricette di Natale con cui mio marito è cresciuto e da allora, insieme alle scacciate e ai frittini siciliani, le preparo anch’io in occasione delle feste. A Parigi, la mousse di prosciutto della nonna ha aperto un bizzarro pranzo di Natale iniziato alle 16.00 del venticinque e finito alle prime ore del ventisei…eravamo con amici inglesi!
La mousse di prosciutto è quindi un grande classico che non poteva mancare tra le mie ricette per Natale. Ma la mousse della nonna un difetto l’aveva: una spropositata quantità di burro tra gli ingredienti. E se ve lo dico io che sono la portabandiera del burro, dovete fidarvi.
Mio amato burro non avercela a male ma sulla tavola delle feste di condimenti e sapori ce n’è già a sufficienza, quindi via dalla mousse che diventa più leggera e si arricchisce del sapore e della croccantezza del pistacchio. D’altronde la famiglia si allarga, arrivano nuovi componenti da altre parti d’Italia e così le tradizioni e gli ingredienti si sposano e si ricombinano alla perfezione.
La mousse di prosciutto si prepara in pochi, rapidi passaggi ed è giusta per iniziare a sgranocchiare qualche tartina mentre chiacchierate aspettando che arrivino tutti i vostri ospiti. Quest’anno la preparerò per Natale indossando, ovviamente, le perle d’ordinanza!
In una ciotola unire il formaggio e il prosciutto tritato, lavorarli con una spatola fino ad amalgamarli bene. Aggiungere l'olio e una macinata di pepe bianco, mescolare e coprire la ciotola con pellicola trasparente. Lasciare la mousse riposare in frigo almeno due ore (è possibile prepararla il giorno prima dato che non contiene ingredienti facilmente deperibili).
Con un coltello tritare grossolanamente i pistacchi e farli tostare cinque minuti in una padella antiaderente. Non è necessario aggiungere olio o burro perché i grassi naturali del pistacchio verranno fuori con il calore.
Servire la mousse in piccole ciotole, guarnire con i pistacchi e accompagnare con fette di pane tostato.
Ha cresciuto due figli, viziato svariati nipoti ma no, la cucina non era proprio il suo forte. Complice un marito piuttosto monotono nella dieta (si racconta che a un certo punto della sua vita decise di cenare ogni santo giorno con prosciutto cotto e una tazza di latte e nessuno riuscì mai a farlo desistere dai suoi intenti), la nonna si destreggiava tra i fornelli con il poco amore che noia e routine avevano portato nella sua vita culinaria.
Eppure una volta l’anno anche lei indossava felice il grembiule, pur non levando le perle da perfetta sciura, e sfornava manicaretti le cui ricette sono state tramandate alle nuore e, oggi, ai nipoti. Non saprei se era la magia del Natale a infonderle sicurezza e desiderio di prendersi cura della sua famiglia anche attraverso la tavola, so per certo che ogni venticinque Dicembre il vitello tonnato, il paté di tonno e la mousse di prosciutto venivano servite ai commensali pronti a chiudere un occhio di fronte alla ripetitività delle ricette perché felici di vederla aggirarsi sicura tra la cucina e la sala da pranzo.
Non ho conosciuto la nonna dello chef ma qualche anno fa ho ricevuto in dono da mia suocera le ricette di Natale con cui mio marito è cresciuto e da allora, insieme alle scacciate e ai frittini siciliani, le preparo anch’io in occasione delle feste. A Parigi, la mousse di prosciutto della nonna ha aperto un bizzarro pranzo di Natale iniziato alle 16.00 del venticinque e finito alle prime ore del ventisei…eravamo con amici inglesi!
La mousse di prosciutto è quindi un grande classico che non poteva mancare tra le mie ricette per Natale. Ma la mousse della nonna un difetto l’aveva: una spropositata quantità di burro tra gli ingredienti. E se ve lo dico io che sono la portabandiera del burro, dovete fidarvi.
Mio amato burro non avercela a male ma sulla tavola delle feste di condimenti e sapori ce n’è già a sufficienza, quindi via dalla mousse che diventa più leggera e si arricchisce del sapore e della croccantezza del pistacchio. D’altronde la famiglia si allarga, arrivano nuovi componenti da altre parti d’Italia e così le tradizioni e gli ingredienti si sposano e si ricombinano alla perfezione.
La mousse di prosciutto si prepara in pochi, rapidi passaggi ed è giusta per iniziare a sgranocchiare qualche tartina mentre chiacchierate aspettando che arrivino tutti i vostri ospiti. Quest’anno la preparerò per Natale indossando, ovviamente, le perle d’ordinanza!
Mousse di prosciutto e pistacchi
Ingredienti
Ingredienti
- 150 gr prosciutto cotto non troppo grasso affettato sottile
- 50 gr mortadella affettata sottile
- 180 gr formaggio cremoso
- 2 cucchiai da tavola di olio di pistacchi
- 30 gr pistacchi sgusciati
- pepe bianco
[Se volete rendere la mousse più morbida passate al setaccio il prosciutto - dopo averlo tritato - così da uniformarne la grana. Potete tranquillamente saltare questo passaggio facendo però attenzione che non rimangano pezzetti di prosciutto o mortadella nel composto che avete tritato al mixer].
In una ciotola unire il formaggio e il prosciutto tritato, lavorarli con una spatola fino ad amalgamarli bene. Aggiungere l'olio e una macinata di pepe bianco, mescolare e coprire la ciotola con pellicola trasparente. Lasciare la mousse riposare in frigo almeno due ore (è possibile prepararla il giorno prima dato che non contiene ingredienti facilmente deperibili).
Con un coltello tritare grossolanamente i pistacchi e farli tostare cinque minuti in una padella antiaderente. Non è necessario aggiungere olio o burro perché i grassi naturali del pistacchio verranno fuori con il calore.
Servire la mousse in piccole ciotole, guarnire con i pistacchi e accompagnare con fette di pane tostato.
Che bella immagine questa della nonna dello chef :-) Quasi riuscivo a immaginarla con il grembiule e le perle... uno charme che solo le donne di un tempo sapevano avere! Noi siamo figlie della praticità e perle e decolté non fanno molto spesso parte della nostra vita, ahimè!
RispondiEliminaQuesta mousse è un'ottima idea per il pranzo di Natale! Poche ricette la nonna, ma tutte buone!
Cara Tery, sulle perle ci sto lavorando ma sinceramente i tacchi in cucina proprio no, troppo rischioso! Spero anche di riuscire a fare, una alla volta, tutte le ricette della nonna penso sia un bel modo di portare avanti le tradizioni familiari.
Eliminami ricordo questo racconto dello chef!
RispondiEliminavi abbraccio forte forte!
sara
Anche il mio nonno ad un certo punto della vita ha deciso che avrebbe mangiato solo pasta al pomodoro e anche al ristorante chiedeva quella (meglio del prosciutto+latte...).Io faccio una mousse molto simile ma con la mortadella e pistacchi!
RispondiEliminaChissà cosa scatta a un certo punto della vita per far compiere scelte così drastiche e irrevocabili. Per me resta un mistero, spero di mantenere la curiosità alimentare sempre! Visto che anche in questa versione più light della mousse ci sono mortadella e pistacchi?
EliminaNon so a te... ma a me la mousse di prosciutto mi fa proprio Natale :-)
RispondiEliminaMi piace!
Femme! La grande-mère du chef, pensandoci bene, aveva un altro paio di frecce al suo arco che non scoccarono mai nella celebrazione del Natale, bensì eccezionalmente nei menù del venerdì sera quando ci si raccoglieva a casa sua a mangiare.
RispondiEliminaUn paio di chicche che nella loro estrema semplicità richiederanno un minimo di rodaggio per poter essere replicate a così tanti anni di distanza e soprattutto senza l'ausilio dell'autrice a dare indicazioni.
Lasciami raccogliere le idee e facciamo un paio di esperimenti...
PS. il grand-père du chef, fino che il medico lo consentì, terminava la sua cena frugale con un bicchiere di Chianti.
Una donna d'altri tempi, la nonna dello chef... mi è venuta voglia di mettermi ai fornelli con il giro di perle al collo ;) E come dice Uva qui sopra la mousse di prosciutto e ultra natalizia!
RispondiEliminaCare Uva e Marina,
Eliminasenza mousse il Natale non sarebbe perfetto, è uno di quei sapori irrinunciabili che, sto scoprendo, fa parte dei ricordi di molti amici legati alle feste in famiglia. Mi colpisce come, da Nord a Sud, certe occasioni siano segnate da elementi comuni.
Claudia
carissima sono daccordo con te per il burro. l'idea del formaggio è ottima ma l'olio di pistacchi dove lo trovo ??? andrà bene anche oliva extra?
RispondiEliminal'olio extravergine d'oliva va benissimo, io trovo quello di pistacchi in un negozio specializzato in oli (si chiama Von Fass e so che ce ne sono diversi in giro per l'Italia), ma credo si possa comprare anche nelle drogherie ben fornite. Prova anche a fare una ricerca online e fammi sapere come va!
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