
Ci siamo! Dopo mesi di appuntamenti, discussioni, sogni a occhi aperti da trasformare in più realistici obiettivi architettonici, il cantiere per la nostra nuova casa aprirà ufficialmente lunedì 4 novembre.
Lo dico ancora a bassa voce, mancano più di dieci giorni e l’imprevedibile può nascondersi dietro l’angolo. Se tutto andrà come deve andare, però, tra dieci giorni anche #mykitchenproject entrerà nella fase più operativa (Alleluia direte voi. E sinceramente lo dico anche io!).
La ristrutturazione, che inizialmente doveva essere “un’imbiancata e magari mettiamo una porta a scrigno tra la cucina e il salotto” si è come per magia trasformata in un intervento da grandi opere: bagno da rifare, un corridoio da raddrizzare, una cabina armadio che potrebbe spuntare fuori da un gioco d’incastri degno del Tetris.
La cucina, lei, attende pazientemente. Unico caposaldo in un susseguirsi di pdf tratteggiati di giallo e di rosso, sovente nascosta da cataloghi di rubinetterie e palette colori.