
Vi avevo già raccontato dell’improvvisa “luna di miele” che le vacanze di minichef ci hanno concesso. Ebbene, questa strana settimana che inizia di martedì ed è ormai quasi finita mi ha regalato inaspettatamente due giorni da single.
A Milano da sola per 48 ore, due giorni interi di normale attività con in più quell’ebbrezza data dalla libertà di gestire in totale autonomia il mio tempo. Scusate se è poco!
Cosa ho fatto? Niente di trascendentale, figuriamoci. Ma volete mettere il piacere di fare colazione in assoluto silenzio? Non so voi ma io quando mi alzo ho bisogno fisico di almeno mezz’ora di vuoto attorno. Quel vuoto che mi manca da… più o meno tre anni!
Altro benefit della singletudine: coltivare le proprie inconfessabili passioni, come leggere Hello! sotto le coperte gustando i racconti del Royal Tour in Australia (ma quanto è carino e pacioccoso il principe George?) o cenare con un pacchetto di patatine davanti al computer. Insano, lo so, ma ogni tanto ci vuole pure quello.