Ieri sera ho spento una candelina rosa su una torta che fino a pochi minuti prima di soffiare non esisteva e che aveva preso forma nei miei pensieri e intenti culinari solo qualche ora prima.
In effetti, per il mio trentaquattresimo compleanno mi sono regalata calma e una certa dose d’improvvisazione che si è immediatamente riflessa sulla scelta della torta.
Ho preparato la base (una classica Victoria Sponge alla vaniglia) la sera prima, nell’unico rituale compleannoso consolidato da qualche anno. Il gancio del robot, che mescola gli ingredienti e produce sulle pareti della ciotola un suono pacato e costante, è una piacevole compagnia anche nelle serate della nuova cucina, così come lo è stato in tutte le altre. Sfornata la torta, però, sono andata a letto senza sapere come farcirla.
L’ho deciso solo alla fine di venerdì, dopo una giornata trascorsa velocemente, tra i tanti impegni quotidiani. Il lavoro al computer, un giro al brico (tappa obbligatoria per chiunque traslochi, vero?), la festa di Halloween a scuola di minichef, un salto al supermercato perché il latte qui finisce sempre troppo in fretta! L’idea per la mia torta di compleanno è nata così, tra gli scaffali di un’esselunga: lamponi, panna e gelato alla crema che finiscono nel sacchetto della spesa con la velocità che ha contraddistinto l’anno appena finito.
Non amo i numeri pari e inizio i 34 con uno sbuffo – piccolo però – e il desiderio di capovolgere le mie convinzioni, riempiendo i prossimi dodici mesi di cose belle.
Sorrisi, un pizzico di calma in più, momenti in famiglia, divertimento e tempo condiviso con chi amo.
La prima, di cosa bella, me l’ha donata un’amica con un sms che conteneva il link a un video musicale di tanto tanto tempo fa che dice “I’ll be there for you”, ci sarò per te.
Chi non vorrebbe ricevere un messaggio così il giorno del proprio compleanno?
Ingredienti
Per la torta (la ricetta è tratta da "Delizie divine" di Nigella Lawson; ho modificato solo il tipo di farina e di vaniglia utilizzate e la quantità di lievito. Qui vi riporto quindi la lista degli ingredienti da me usati):
225 gr burro molto morbido
225 gr zucchero semolato
200 gr farina 00 (io ne ho usata una con W170)
25 gr maizena
i semini di 1/3 baccello di vaniglia
4 uova
1/2 bustina lievito per dolci
3-4 cucchiai di latte
Per il ripieno e la copertura:
250 gr gelato alla crema
125 gr lamponi
200 ml panna liquida
20 gr zucchero a velo
la punta di un cucchiaino di semini di vaniglia
1 cubetto di cioccolato (meglio se fondente)
Preparate la Victoria Sponge raccogliendo nella ciotola del mixer il burro, lo zucchero, la farina, la maizena, il lievito e i semini di vaniglia. Fate andare alla velocità più bassa e quando gli ingredienti saranno ben amalgamati aggiungete le uova, una alla volta, fino a ottenere una pastella omogenea. Unite il latte e mescolate ancora finché l'impasto non sarà morbido.
Imburrate e infarinate due stampi da 18cm di diametro con bordo amovibile, dividete l'impasto nelle tortiere e cuocete in forno preriscaldato a 180°C. per circa 20 minuti (controllate la cottura infilando uno stecchino nelle torte, se sono pronte ne uscirà pulito).
Sfornate e fate raffreddare le torte per 10 minuti su una griglia, poi sformatele e lasciatele raffreddare completamente prima di farcirle.
Montate la panna, aggiungendo lo zucchero a velo e la vaniglia solo quando inizierà a solidificare.
Assemblate la torta mettendo un disco di Victoria Sponge su un piatto da dolci, distribuite sopra il gelato alla crema e i lamponi, coprite con il secondo disco di torta e completate con la panna montata e con un'abbondante grattugiata di cioccolato.
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