È successo senza che lo volessi sul serio, lo pianificassi attentamente o che prendessi deliberatamente delle decisioni per concretizzare questo “diabolico piano”. Quando però me ne sono resa conto è stato come fare una doccia fredda sul balcone (e in questi giorni a Milano è un’esperienza che non auguro a nessuno!), vagonate di sensi di colpa mi hanno assalita, infondendomi la spinta a rimediare il più velocemente possibile.
Ma andiamo con ordine. Dopo un trasloco, un centinaio di scatoloni aperti (quasi tutti, un paio stazionano ancora bellamente in salotto…) e la magica apparizione di un tavolo finalmente degno di tale nome, la decisione è stata presa: il 25 dicembre tutti a pranzo da noi!
Ridimensionato subito il concetto di “tutti”, dato che la propaggine sicula della famiglia ha issato bandiera bianca e resterà in Trinacria, il conto dei presenti si è assestato su un numero più che gestibile (saremo “solo” in otto) ed è scattata la pianificazione.
In men che non si dica marito e suocera hanno snocciolato una lista degli “imprescindibili”, i grandi classici che cascasse-il-mondo non devono mancare sulla tavola delle feste della nostra famiglia. Ci saranno i patè (di fegato di vitello, quello di tonno che faceva la nonna dello chef, forse uno di selvaggina), il salmone, le insalate colorate di rosso dai chicchi di melagrana, il panettone, i datteri, i mandarini e la frutta secca perché “non è Natale senza”. Ci saranno le lasagne ai carciofi ma, aspetta un attimo… ci sarà anche qualcosa che mangia minichef?
Immaginate come mi sono sentita nel realizzare che avevamo dettagliatamente architettato un pranzo perfetto sulla carta, inserendo quasi esclusivamente cose che mio figlio non mangia! Il perché è presto detto: non avendo mai dovuto pensare a menù ad hoc solo per lui, che mangia praticamente tutto, non ci siamo accorti che abbiamo selezionato proprio quelle due cose che, invece, non riusciamo ancora a fargli piacere. Non temete, la soluzione l’ho già trovata e il piccolo di casa avrà un pranzetto sopraffino con le lasagne al pesto e qualche altra piccola golosità tutta per lui, che attende impaziente il giorno di Natale ormai da diverse settimane.
È il primo anno in cui è pienamente consapevole del clima di festa e ci ha aiutato a decorare casa e scritto la sua prima letterina. Oggi ci ha chiesto di comprare le carote da lasciare alle renne e da scuola ha portato un sacchetto fatto da lui con della polverina magica di stelle, glitter e fiocchi d’avena. La spargeremo sullo zerbino davanti la porta di casa e indicherà la strada alla slitta di Santa Claus. Piccoli gesti così teneri da farmi venire voglia di sbaciucchiarlo e strizzarlo tra le mie braccia come quando era un neonato. Dato che però minichef è sempre meno mini, contengo gli slanci materni e ripiego sui dolcetti!
Gli alberi di sfoglia che vedete nelle foto sono una base per infinite variazioni e potrete prepararli per le merende delle feste, magari facendovi aiutare proprio dai bambini. La versione di cui vi lascio la ricetta oggi prevede, oltre alla composta di pere, solo la scorzetta di arancia per dare un profumo in tono con il clima natalizio ma volendo potrete aggiungere alle pere una spruzzata di liquore per degli alberi riservati ai più grandi, unire gocce di cioccolato fondente o servirli in accompagnamento al gelato alla crema. Basta lasciarsi ispirare dalla propria golosità!
Buon Natale,
vi auguro che le prossime siano davvero giornate serene
trascorse in compagnia delle persone più care.
Claudia
Alberi dolci alle pere e arancia*
Ingredienti per una dozzina di alberelli
- 250 gr di pasta sfoglia già stesa
- 1 pera decana
- 1 cucchiaio abbondante di zucchero semolato
- 20 gr di burro demi-sel
- 1 arancia non trattata
- 1 fava tonka (opzionale)
- qb zucchero a velo
Lavate e pelate la pera, tagliatela a cubetti larghi circa mezzo centimetro poi cuocetela in padella con zucchero e burro per una decina di minuti, finché la pera non sarà morbida. Se vi piace, aggiungete mezzo cucchiaino di fava tonka grattugiata.
Con un taglia biscotti a forma di albero (il mio è da 6 cm) ricavate dalla pasta sfoglia tanti alberelli, disponeteli sul piatto doratore dello Smart Oven. Bucherellate gli alberi con una forchetta, disponete un cucchiaio di composta di pera su ciascun albero e completate con una grattugiata di scorza d'arancia. Preriscaldate lo Smart Oven a 200°C. usando la funzione preriscaldamento rapido e cuocete gli alberi con la modalità convenzione a 180°C. per 20 minuti, finché la pasta sfoglia non sarà dorata. Lasciate raffreddare e spolverizzate con lo zucchero a velo prima di servire.
*Per preparare gli alberi dolci ho usato lo Smart Oven di Samsung che sto provando da qualche mese, ma potete cuocerli anche in forno tradizionale a 180°C. per una ventina di minuti.
Ciao!! ti conosciamo su instagram e siamo venute a curiosare anche qui!
RispondiEliminaQuesti alberelli hanno un aspetto davvero invitante
Buone feste e se ti va passa a trovarci!
Mariangela ed Elena <3