sabato 11 luglio 2015

Expo 2015: i preferiti di minichef

A voler essere onesta, il titolo più appropriato per questo post sarebbe “Quel giorno che minichef mi ha sequestrata a Expo” perché è proprio così che è andata una decina di giorni fa. Non faceva ancora il gran caldo che adesso ci sta letteralmente cuocendo e l’entusiasmo manifestato dal piccolo di casa dopo la prima visita all’esposizione mi aveva convinta che l’inizio delle vacanze andasse incorniciato con una gita solo per noi due lungo il Decumano. Non mi sbagliavo, minichef è per natura curioso ed entusiasta e riportarlo a casa la sera è stato piuttosto complesso perché continuava a correre da una parte all’altra di Expo, fermandosi quando un oggetto lo incuriosiva o semplicemente per ballare nei padiglioni dove la musica intratteneva gli ospiti. È stata una bella giornata di complicità e condivisione in cui, a parte un paio di appuntamenti che avevo già fissato, mi sono lasciata guidare da lui.

Tornata a casa ho pensato che valeva la pena di condividere il suo punto di vista e alcuni dei suoi preferiti, almeno fino alla prossima visita.

I trattori (e il Children Park)

Sì, mio figlio interrogato su quale fosse la cosa più bella di Expo mi ha risposto “i trattori blu”. Piccole ma fedeli riproduzioni di veri trattori, li avevo visti già intorno al padiglione di New Holland Agricolture e adesso li abbiamo trovati all’interno del Children Park dove sono a disposizione dei piccoli visitatori che possono girarci liberamente nell’anfiteatro che si trova a circa metà del percorso. Tutto il Children Park, comunque, merita almeno mezz’ora di esplorazione perché attraverso il gioco e il coinvolgimento diretto vengono introdotti ai bambini concetti legati alla sostenibilità e al rispetto del Pianeta. 
Minichef consiglia a bambini e genitori di divertirsi insieme raccogliendo l’acqua da dare alle piante con gli imbuti! 

La bambina degli Emirati Arabi 

Il Padiglione degli Emirati Arabi Uniti è in assoluto uno di quelli in cui il tema di Expo “Nutrire il Pianeta, energia per la vita” mi sembra sia stato meglio sviluppato attraverso il racconto delle sfide che gli abitanti di questo Paese hanno dovuto affrontare quotidianamente per adattarsi a un contesto particolarmente complesso per disponibilità di risorse. Minichef, in particolare, è rimasto affascinato dal cortometraggio “Family Tre” del quale è protagonista, per l’appunto, una bambina con la sua famiglia. L’importanza dell’acqua e la sua scarsità, nonché i forti cambiamenti nel contesto urbano degli Emirati, sono trattati con un tono adatto anche ai bambini di 4 anni che dopo la visione vi tempesteranno di perché. Minichef per esempio da allora sta molto più attento a non lasciare aperto il rubinetto e a non far cadere accidentalmente il bicchiere con l’acqua. Piccoli gesti, ma importanti, per i cittadini del futuro.
Minichef consiglia: se mentre girate per il padiglione vedete un addetto munito di Ipad e piccole carte che sembrano da gioco, avvicinatevi… potrebbero magicamente animarsi davanti ai vostri occhi!

La bocca tutta rossa

Lungo il Cardo, interamente dedicato all’Italia, non potrete non notare un piccolo padiglione il cui ingresso è una gigante bocca rossa. Minichef mi ci ha trascinata dentro a forza e ho scoperto così Fab’Food ossia lo spazio di Confindustria dedicato alla filiera agroalimentare italiana. Colpisce subito per l’elevata interattività dello spazio che è un vero e proprio percorso di gioco (non solo per bambini) attraverso il quale si scoprono le eccellenze alimentari del nostro paese. Dopo la bocca, la cosa che in assoluto è piaciuta di più a minichef è il “juke box dei desideri”, una macchina colorata e rumorosa che mostra come si preparano i più famosi piatti italiani e li trasforma in stickers!

La rete

Muscoli allenati, scarpe comode e, possibilmente, niente gonna sono necessari per attraversare la grande rete, principale attrazione del padiglione Brasile (NB: 1. se volete visitarlo senza prima passare sulla rete non mettetevi in coda ma cercate subito uno degli addetti all’ingresso per accedere direttamente allo spazio interno; 2. Anche qui essendo con un bambino ci hanno fatto passare prima, lasciando in uno spazio apposito il passeggino, quindi non siate timidi e chiedete se è prevista una fila per famiglie). Di per sé la rete è una trovata piuttosto semplice ma vi assicuro che è uno spasso percorrerla mano nella mano con un bambino, che vi guiderà spavaldo prendendovi anche un po’ in giro per il vostro maldestro equilibrio.


Le luci, la musica, le fontane d’acqua che si animano. Potrà non piacere particolarmente per la sua estetica, ma il simbolo di Expo2015 è indubbiamente un catalizzatore d’attenzione, specialmente quando – puntuale allo scoccare di ogni ora – si anima per una decina di minuti. Minichef, appassionato di motori di ogni sorta, ha apprezzato i rombi e l’illuminazione da gara sportiva che, nel preludio all’accensione, erano legati a uno sponsor ma ha ammirato anche lo spettacolo vero e proprio. Dopo il tramonto, alle 22.00 e credo anche alle 22.30, lo show è ancora più lungo e articolato con giochi di luce e acqua in grande stile. 
Minichef consiglia: per vederli bene andate con largo anticipo nell’area adiacente l’albero e cercate subito un posto dove sedervi, altrimenti rischierete di vedere davvero poco!

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È doverosa una nota a margine di questo post, scaturita da una nuova visita familiare a Expo (sì, stiamo diventando dei fedelissimi) in orario serale. Il biglietto da 5 euro e la vicinanza sono un’innegabile tentazione, il problema è che lo sono per voi e per una sterminata quantità di persone. Troppe davvero, talmente tante da farvi pensare di essere finiti su una spiaggia il giorno di Ferragosto, invece che a pochi chilometri dal centro di Milano. E se anche foste tolleranti all’abbondanza di persone, forse l’altrettanto massiccia presenza di zanzare e affini di ogni specie e dimensioni frenerà i vostri entusiasti. Se proprio volete assistere allo spettacolo serale dell’albero della vita munitevi di repellenti, ma di quelli forti che un semplice autan le zanzare di Expo se lo bevono insieme al caffè la mattina. Pur cercando di mantenere inalterato il mio entusiasmo, svegliarsi con le gambe martoriate da punture di insetti tali da non farmi camminare mi è servito come promemoria. Expo 2015, credetemi, vale più di una visita ma per il mio gusto personale in orario diurno (per lo meno fino a settembre).



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