martedì 10 maggio 2016

La mia (dolcissima) crostata al limone

C’è una fase nella vita di bambini, generalmente intorno ai due anni, che è nota come “la fase dei no”. Me la ricordo bene quella di minichef, una continua ostentazione di rifiuti, un’affermazione della propria volontà attraverso una sequenza ininterrotta di negazioni (più ossimoro di così…).
Ebbene negli ultimi tempi una bimba di due anni, tutta dinieghi e “no”, lo sono stata anch’io. Ho rifiutato cene e pranzi con persone care, viaggi per conoscere nuovi luoghi, declinato inviti a eventi interessanti e manifestazioni da cui solitamente traggo spunti utili. 

Ci sono stati i “no” pesanti da pronunciare, quelli a progetti costruiti con tempo, pazienza e impegno, ma che andavano messi in stand by. So - spero - che i semi piantati daranno i loro frutti e sono certa che il momento giusto per farlo non è ancora giunto, tutto qui.
Semplicemente è arrivato un tempo diverso dal solito, in cui ascoltare profondamente il mio corpo, assecondarlo e aiutarlo nel progetto più complesso ed entusiasmante che possa esserci.

Aspettiamo un bambino e i primi mesi della mia seconda gravidanza sono stati, diciamo così, “un po’ in salita”. Io che solitamente non mi fermo mai, abituata a trotterellare a ritmo sostenuto pianificando con attenzione le giornate, ho cambiato passo e sapete cosa? Ho scoperto che tutti questi “no” non sono necessariamente una perdita, o meglio non lo sono più se s’impara a guardarli con un occhio diverso, cercando di trovare il lato positivo anche in uno scenario apparentemente negativo.

Intanto siamo profondamente felici e questo sentimento basta da solo a darmi la carica; inoltre sto imparando (o re-imparando) a prendermi più cura di me stessa, a rispettare il mio corpo che tendo a dare per scontato mentre è un preziosissimo “involucro”, a recuperare i miei ritmi, un po’ per forza di cose e un po’ perché spesso è l’unica strada percorribile.
Non preoccupatevi però, sto (stiamo) bene e prevedo mesi ricchi di novità e, culinariamente parlando, intense sperimentazioni. Perché è vero che anche a questo giro mi toccano un bel po’ di rinunce gastronomiche ma è anche vero che il mio gusto sembra indirizzarsi verso sapori diversi dagli abituali. Saranno cambiamenti passeggeri o destinati ad accompagnarmi anche dopo i canonici nove mesi?

Primo evidente cambiamento è quello legato ai dolci: ricordo che per minichef avevo vissuto mesi di intensa passione per la pasticceria. Certo, abitare a Parigi aiutava non poco in tal senso ma adesso… zero, nulla, vuoto totale. Guardare perfette uova di cioccolato senza provare il minimo desiderio di addentarle o passare indifferenti davanti alla suntuosa vetrina di una pasticceria non è bello, ve lo assicuro, ma tant’è. C’è però un piccolo tarlo che ho da anni e che, chissà per quale imprevedibile giro, mi è tornato in mente poco tempo fa.

La crostata al limone a me non riesce mai. Ho provato tante ricette – italiane e francesi, con e senza meringa - tutte con risultati archiviati nel tempo necessario a tagliare la prima fetta. Nel migliore dei casi avevo una frolla con una mezza frittata sopra, tristezza assoluta.
Sarà merito degli ormoni o della caparbietà da donna incinta (c’è chi dice che sia particolarmente rompina ultimamente!) ma ho deciso che attraverso la crostata al limone sarebbe passato il mio riavvicinamento ai dolci. Ho cercato, trovato e sperimentato la ricetta di crostata al limone che da oggi diventa la “mia” e ne sono felice. Per i miei gusti potrebbe essere ancora più intensa, quindi proverò a rifarla aumentando la dose di succo di limone della crema, ma non è detto che a tutti piaccia, quindi la ricetta che vi do’ è quella originale.

Inoltre, volevo un dolce che fosse pienamente tale per condividere questa notizia speciale con voi e festeggiare insieme tutti i bei cambiamenti che arriveranno. La prima fetta la dedico virtualmente alle persone cui ho detto o scritto un “no”, per la pazienza e l’educazione che hanno avuto con me. Spero in questo post di aver dato una risposta sensata alla domanda “ma questa è fuori?” che sono certa vi eravate fatti! :-)

Buona giornata e… il meglio deve ancora venire!

Crostata al limone
ricetta tratta dal numero di aprile 2016 di Jamie Magazine Italia

Ingredienti

Per la crema
  • 5 uova di media grandezza
  • 150g di zucchero semolato
  • 100ml di succo di limone (circa 4 limoni ndr: a me ne sono bastati 2 grandi) più 2 cucchiai di buccia grattugiata
  • 150ml di panna fresca
Per la base
  • 120g di burro morbido tagliato a dadini
  • 75g di zucchero a velo più un po' per spolverizzare
  • 3 tuorli d'uovo di media grandezza
  • 250g di farina 00
Iniziate a preparare la frolla. Mescolate lo zucchero a velo e il burro con un cucchiaio di legno. Aggiungete 2 tuorli e la farina, mescolando tutto con le mani fino a ottenere un impasto sabbioso. Unite 2 cucchiai d'acqua fredda e mescolate per formare una palla.
Impastate la frolla su una superficie infarinata per un paio di minuti. Appiattite la pasta, copritela con la pellicola trasparente e mettetela in frigorifero per 1 ora.
Su un piano di lavoro leggermente infarinato date alla pasta la forma di un cerchio di 3mm di spessore e stendetela dentro una teglia da crostata da 24cm, eliminando gli eccessi di pasta per evitare che la frolla fuoriesca dalla teglia. Bucherellate la base con una forchetta e mettete in congelatore per circa 20minuti. Preriscaldate il forno a 180°C.

Togliete la frolla dal congelatore, copritela con carta forno, cospargetela di fagioli secchi per evitare che in cottura si alzi. Cuocete per 20 minuti fin quando i bordi non diventeranno dorati.
Togliete la carta forno e i fagioli e rimettete la frolla in forno per altri 15-20 minuti, fin quando non sarà croccante. Se i bordi iniziano a scurirsi copriteli con della carta alluminio.
Cospargete la base con il tuorlo restante e rimettetela in forno per 1 minuto a 140°C.

Preparate la crema mescolando per 1 minuti uova, zucchero, succo e scorza di limone quindi aggiungete anche la panna e montate fin quando non otterrete una crema liscia.
Versate la crema al limone sulla frolla e rimettete in forno per 30-35 minuti. Rimuovete dal forno e lasciate compattare il tutto per 1-2 ore in modo che la crema si asciughi del tutto. Cospargete con zucchero a velo, togliete dalla teglia e servite.

2 commenti:

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